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Alla viglia del festival di Sanremo clamoroso botta e risposta Natale – Marano

Alla viglia del festival di Sanremo clamoroso botta e risposta Natale - Marano - ilGraffio - Monica Macchioni

Alla vigilia del Festival di Sanremo in casa Lega si è assistito al botta e risposta, sulle agenzie di stampa, tra il consigliere di opposizione Roberto Natale e il presidente […]

Alla vigilia del Festival di Sanremo in casa Lega si è assistito al botta e risposta, sulle agenzie di stampa, tra il consigliere di opposizione Roberto Natale e il presidente facente funzioni Antonio Marano.

In un’intervista rilasciata ad un quotidiano, Natale, rispondendo a una domanda sulla scelta di Marano di astenersi sull’approvazione del budget 2025 e sulla possibilità che in cda possano formarsi geometrie di potere alternative, ha detto che “noi siamo stati nominati dal Parlamento, ma non siamo un parlamentino.

Credo che sia importante la valutazione dei profili proposti e su quello di volta in volta si costruiranno le maggioranze necessarie.

Io non sono lì per lavorare a nuove maggioranze politiche, ma per amministrare l’azienda nel modo più utile.

Certo, l’astensione di Marano sul budget del 2025 ha sorpreso molti”.

Nell’intervista Natale ha anche ribadito la necessità di procedere a fare delle nomine, visto che ci sono troppe direzioni guidate ad interim.

Dopo poche ore, è arrivata la replica sull’agenzia Ansa di Marano.

“Non mi stupisce che il collega Natale non abbia compreso la mia astensione, che è stata una conseguenza delle mie motivazioni, di metodo, perché chiedevo di procedere prima con un progetto, poi con l’analisi dell’offerta e poi con un’impostazione di budget”, ha detto l’ex direttore di Rai 2, “Nel mio intervento ho motivato la mia posizione, mettendo in chiaro linee guida e volumi, affrontando questioni come sovrapposizioni, frammentazione dei programmi, necessità di mettere ordine nei palinsesti, dedicare una serata al cinema per valorizzare un settore strategico, ridare identità alle reti, soprattutto Rai 2 e Rai 3, in termini di target ma anche di contenuti, allargando il modello informativo anche alla luce di quello che abbiamo perso rispetto ad altre reti nazionali.

Nell’intervista Natale dichiara di avere una sua autonomia politica, allora mi chiedo perché abbia votato subito contro la nomina dell’A.D. e del presidente e contro la nomina del direttore del Tg1 (sui cui invece Di Majo ha votato a favore).

Mi pare ci sia un controsenso, la sua volontà di costruirsi una sua autonomia non è confermata dai fatti né soprattutto dalle votazioni sopra indicate”.

Tempo qualche ora che Roberto Natale, sempre tramite l’Ansa, è tornato sull’argomento.

“La dichiarazione odierna del consigliere Marano mi costringe ad alcune precisazioni”, ha detto Natale, “Il collega sa bene che sulle criticità emerse nell’organizzazione per generi c’è in CdA un largo consenso, che si spera possa tradursi nell’approvazione delle linee guida editoriali nelle sedute di febbraio.

Ma la motivazione che adduce per la sua astensione è smentita dalla semplice lettura e dalla struttura 2stessa del budget 2025, che prevede per le direzioni editoriali una assegnazione provvisoria (solo per la prima parte dell’anno) proprio per tenere conto successivamente delle nuove scelte che assumeremo.

Né del resto è corretto che il budget venga approvato ad anno inoltrato, perché ciò impedirebbe alle strutture aziendali di operare”.

Sulla questione dell’autonomia Natale invita Marano a “rileggere la mia intervista: ho parlato di una nostra – del Consiglio -necessaria autonomia decisionale, se dovesse permanere il blocco della Vigilanza.

Gli ripeto dunque la domanda per me decisiva: continueremo a collezionare interim o ci prenderemo la responsabilità di fare scelte?

Ho votato contro la nomina dell’Ad e della Presidente per dare un segnale – pur nella stima per le persone – in merito ad un meccanismo di legge che fa male al rapporto della Rai con i cittadini; e sulla conferma della direzione del Tg1 perché motivata con un consolidamento degli ascolti del quale i numeri purtroppo non portavano traccia – prosegue Natale-.

Ma su varie altre scelte, come sul budget, ho tranquillamente votato con i colleghi di maggioranza, anche in questi casi senza fare altre valutazioni che non fossero quelle dell’interesse aziendale.

Lo stesso ho fatto quando in Consiglio è stata recentemente portatala candidatura di Antonio Marano alla presidenza di Confindustria RadioTv.

Non mi faccia pentire del mio convinto consenso”.