di Luca Di Dio
Festival di Sanremo: vittoria per l’AD Giampaolo Rossi. Il segreto dei grandi ascolti è che Carlo Conti chiude mezz’ora prima di Amadeus…..
Nonostante il suo stile sempre sobrio e calmo, l’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi, non fa mistero della soddisfazione per come sta andando il 75° Festival della Canzone Italiana di Sanremo.
Secondo ambienti vicinissimi all’amministratore delegato, Rossi si sarebbe detto decisamente soddisfatto per i risultati raggiunti fino a oggi da Carlo Conti.
Definitivamente sconfitti gli scettici che prevedevano un crollo dopo l’abbandono dello scorso anno da parte di Amadeus (che ha traslocato sul Nove, dove però non è riuscito a ingranare come si aspettava il gruppo Discovery).
Un festival che trascina davanti alla tv fino a 5 milioni di persone in più rispetto alle settimane precedenti.
E poi fa il boom tra i giovani e vede crescere il pubblico che lo segue su smartphone, tablet, pc.
E soprattutto, riesce a chiudere circa 30 minuti prima rispetto agli anni precedenti, dando così la possibilità a tutti di andare a letto a un’ora decente.
La Rai evita di fare paragoni diretti con Amadeus.
La terza serata, andata in onda giovedì 13 febbraio, è stata seguita in media – in termini di total audience – da 10 milioni 700mila spettatori pari al 59.8% di share.
La seconda serata del festival (mercoledì 12 febbraio) aveva ottenuto – sempre in termini di total audience, calcolando cioè anche la visione in diretta su pc, smartphone e tablet – una media di 11,7 milioni di telespettatori pari al 64.5%; la prima aveva raccolto 12,6 milioni pari al 65.3% di share.
Nel 2024 la terza serata del festival aveva fatto segnare – in base ai dati Auditel riferiti però soltanto alla fruizione televisiva tradizionale – 10 milioni mille spettatori con il 60.1%.
“In realtà”, spiega al telefono Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi , “la total audience esiste dal 2023, ma prima veniva diffusa soltanto ai centri media e agli addetti ai lavori.
Il dato più interessante è la crescita dello small screen, che in alcuni minuti arriva quest’anno a superare le 500mila persone.
E tra chi guarda Sanremo esclusivamente con questa modalità di fruizione si arriva fino al 96% nella fase finale, a dimostrazione di un uso dedicato quasi esclusivamente alla visione del festival”.
In media, il peso della fruizione in small screen è stato del 3.26% nella prima serata del festival (12,6 milioni di spettatori, di cui 12,2 milioni su televisore tradizionale) e del 2.97% nella seconda (11,7 milioni, di cui 11,4 milioni sulla tv).
Vincente, secondo Siliato, la scelta di “far iniziare le serate prima e di farle chiudere prima, con un risparmio di circa mezz’ora (ieri 230 minuti contro i 255 dell’anno scorso, martedì 241 minuti contro 273): una scelta di marketing strategico, che fa crescere l’ascolto medio”.