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Musolino, c’e’ da spostare una macchina…

Musolino, c'è da spostare una macchina... - ilGraffio - Monica Macchioni

Musolino, c’e’ da spostare una macchina… al Porto di Civitavecchia, dallo spazio riservato ai disabili “C’è’ da spostare una macchina” recitava una canzone di Francesco Salvi del 1989. Evidentemente, da […]

Musolino, c’e’ da spostare una macchina… al Porto di Civitavecchia, dallo spazio riservato ai disabili

“C’è’ da spostare una macchina” recitava una canzone di Francesco Salvi del 1989.

Evidentemente, da come persevera a parcheggiare, Pino Musolino, Presidente dell’Autorita’ Portuale di Civitavecchia in quota Pd e fresco di nomina salviniana a commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, che gestisce i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, non deve aver mai ascoltato con attenzione quel tormentone.

Infatti la sua autovettura, in totale spregio al codice della strada e anche alle più banali norme del vivere civile, viene parcheggiata sul piazzale dell’Autorita’ Portuale al Porto di Civitavecchia nello spazio riservato ai disabili e ai portatori di handicap.

Tutto ciò non stupisce gli abitanti del luogo che sono abituati a conoscere il modo di pensare e di agire di Musolino.

Basti pensare che egli ha licenziato il dirigente tecnico del porto di Venezia, con un provvedimento giudicato illegittimo in tutti e tre i gradi di giudizio.

Ma evidentemente e’ un uomo fortunato:

primo, perché finora non e’ mai stato sanzionato dalla Corte dei Conti (malgrado l’Autorità Portuale di Venezia sia stata condannata a pagare 400 mila euro al dirigente licenziato); e viene da chiedersi: come mai?

Secondo: perché dopo questa condotta riprovevole, anziché retrocedere in carriera, viene addirittura premiato e nominato presidente del porto di Civitavecchia.

Misteri della fede e della politica…
Questo senso di impunità lo deve aver indotto ad un delirio di onnipotenza che lo ha portato a licenziare ben 4 dirigenti del porto di Civitavecchia con la sola motivazione di essere a lui invisi, licenziamento avvenuto contro il parere dei dirigenti del Ministero di Salvini.

Uno dei quattro dipendenti licenziati ovviamente e’ già stato reintegrato nelle sue funzioni in quanto l’operato del dott. Prof. Pino Musolino è stato definito essere “in frode di legge”, ragione per cui si è verificata una pubblica reprimenda del suo segretario generale che aveva osato dichiarare davanti al giudice la verità, e non la versione gradita a Musolino.

Chissà se anche questa volta la Corte dei Conti, normalmente sempre attenta a tutelare l’Erario, interverrà e presenterà il conto al dott. Prof. Musolino che per sbarazzarsi dei servitori dello Stato che non assecondano le sue azioni e’ pronto a licenziarli “in frode di legge”, sullo stile dei padroni delle ferriere di fine Ottocento oppure se grazie a santi in paradiso la passera’ liscia anche questa volta.

E chissà se qualche vigile a Civitavecchia, anziché inchinarsi all’arroganza del potere, avrà’ il coraggio di fare il suo lavoro e di multare la sua autovettura parcheggiata palesemente fuori posto ai danni dei disabili.

E se il vigile non dovesse arrivare per timidezza istituzionale, auspichiamo almeno che arrivi Brumotti a far giustizia, lasciando sul tetto dell’auto un suo segnale di passaggio.

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