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Trump, Putin e il mistero del dossier segreto. Il leader americano è sotto ricatto?

Trump, Putin e il mistero del dossier segreto Il leader americano è sotto ricatto? - ilGraffio - Monica Macchioni

Trump, Putin e il mistero del dossier segreto Il leader americano è sotto ricatto?   Di Luca Di Dio Da anni, negli ambienti dell’intelligence internazionale circola un’ipotesi inquietante: Donald Trump […]

Trump, Putin e il mistero del dossier segreto

Il leader americano è sotto ricatto?

 

Di Luca Di Dio

Da anni, negli ambienti dell’intelligence internazionale circola un’ipotesi inquietante: Donald Trump sarebbe sotto ricatto da parte di Vladimir Putin.

Ora, un ex agente del KGB ha alimentato ulteriormente il sospetto con un post clamorosi: l’ex presidente americano sarebbe stato reclutato dai servizi segreti sovietici sotto il nome in codice “Krasnov”.

Un dettaglio che, se confermato, getterebbe una nuova luce sui rapporti tra Washington e Mosca.

Un legame che parte da lontano:

1. Il viaggio in URSS del 1987 Nel 1987, Trump si reca in Unione Sovietica su invito di InTourist, l’agenzia statale sovietica per i visitatori stranieri. Poco dopo, finanzia pubblicità sui giornali americani per criticare la politica estera di Washington, un gesto anomalo per un imprenditore senza incarichi politici. È stato in quel periodo che i servizi sovietici avrebbero iniziato a tessere la loro rete intorno a lui.

2. L’affare immobiliare sospetto del 2008. In un momento di difficoltà economica per il suo impero finanziario, Trump vende una sua villa in Florida per 95 milioni di dollari a un oligarca russo vicino a Putin. L’immobile era stato acquistato da Trump per 41 milioni, e il prezzo gonfiato ha destato non pochi sospetti tra gli analisti finanziari.

3. L’enigma del 2016. Subito dopo la vittoria elettorale, Trump e il suo entourage intensificano i rapporti con l’ambasciata russa a Washington. Questi contatti finiscono presto nel mirino dell’FBI, alimentando il sospetto che Mosca abbia avuto un ruolo nella sua elezione.

4. Le mosse pro-Mosca del 2024 Dopo la rielezione, Trump adotta una linea dura con gli alleati europei, minacciando dazi commerciali, mentre si mostra più conciliante con Putin, ipotizzando un allentamento delle sanzioni contro la Russia. Una strategia che per molti analisti geopolitici rientra in un disegno più ampio.

 

Trump e Putin: un rapporto di sudditanza?

Numerosi testimoni che hanno assistito agli incontri tra i due leader descrivono un Trump in soggezione, quasi come un dipendente davanti al suo superiore. Durante il suo primo mandato, nei summit bilaterali, l’ex presidente americano si è sempre mostrato riluttante a contraddire Putin, arrivando persino a elogiarlo pubblicamente.

Una verità ancora oscura

Se le rivelazioni dell’ex agente del KGB fossero confermate, ci troveremmo di fronte a uno dei più grandi scandali di infiltrazione politica della storia.

Tuttavia, senza prove definitive, il sospetto resta tale.

Quel che è certo è che il rapporto tra Trump e Putin continua a sollevare interrogativi, lasciando aperto un inquietante retroscena che potrebbe cambiare la lettura della politica internazionale.

Trump, Putin e il mistero del dossier segreto

Il leader americano è sotto ricatto?
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